SCOPRI LE NOSTRE AZIONI CONCRETE

IL MANIFESTO DELLA
SOSTENIBILITÀ DI MELINDA,
DOVE LE PAROLE SONO FATTI

1. SOLO FONTI RINNOVABILI

Utilizziamo il 100% di risorse energetiche rinnovabili, di cui l’11% auto-prodotto grazie ai pannelli fotovoltaici posti sui tetti delle nostre strutture di lavorazione. Il restante proviene dall’energia idroelettrica.

2. NON SPRECARE NEPPURE UNA GOCCIA D'ACQUA

Melinda impiega sul 97% dei suoi frutteti l’irrigazione a goccia, che migliora la distribuzione dell’acqua per le piante rispetto all’irrigazione tradizionale sovrachioma, riducendo così il consumo idrico del 30%.

3. RISPETTARE I TEMPI DELLA NATURA

Gli agricoltori del Consorzio sanno che per ottenere un prodotto buono come le mele Melinda servono tempo e pazienza: da sempre, coltivano nel rispetto dei cicli biologici del frutteto, del ritmo delle stagioni e del clima.

4. COSTRUIRE UN ECOSISTEMA AMICO DEGLI ANIMALI

La presenza nei nostri frutteti di una ricca fauna (insetti, uccelli, animali selvatici) è indice del benessere dell’ambiente. Riguardo agli insetti impollinatori come le api, nelle nostre valli apicultura e agricoltura vanno a braccetto: apicoltori e arnie sono in costante aumento.

5. SOSTENERE IL BIOLOGICO

Il Consorzio vanta i due metodi più rispettosi dell’ambiente e della salute del consumatore: 100% di produzione integrata e biologica, con 5 bio-distretti dedicati ai frutti prodotti secondo il Disciplinare, confezionati in packaging 100% compostabili nel rifiuto organico.

6. PROTEGGERE IL TERRITORIO

Le mele sono disponibili tutto l’anno perché vengono conservate in magazzini refrigerati. Invece di costruirne di nuovi in superficie, abbiamo ideato le celle ipogee, il primo e unico impianto al mondo per la frigoconservazione delle mele sotto terra, nel cuore della montagna.

7. SOSTENERE LA VITA DELLA COMUNITÁ

Il Consorzio Melinda garantisce la sostenibilità economica del suo territorio e ha permesso lo sviluppo e la crescita di due valli alpine che a inizio Novecento erano a rischio di spopolamento a causa della povertà.

ENERGIA FAI DA TE

Melinda utilizza solo fonti rinnovabili per far fronte al fabbisogno di energia, sia nella fase di lavorazione sia in quella di conservazione delle mele.

E l’energia che autoproduce grazie ai pannelli fotovoltaici sui tetti dei suoi impianti di produzione corrisponde circa al 11% di quella che utilizza: guarda cosa si può fare con il risparmio di energia di Melinda.
QUANTA ENERGIA RISPARMIA MELINDA?
lampadina
33679
case illuminate / anno
Consumo medio
lavatrici
21049
lavatrici / anno
Consumo medio
forni
48113
forni / anno
Consumo medio
aspirapolvere
27037
aspirapolvere / anno
Consumo medio
Luci di casa
lavatrici
forni
aspirapolvere

Fonte: elaborazioni Melinda
Fonte consumo medio : https://luce-gas.it/guida/consumo/elettrodomestici - valori indicativi per 1 anno di utilizzo medio in italia

Mele virtuose

Il risparmio
d’acqua

IRRIGAZIONE A GOCCIA
Le mele nei mesi estivi hanno bisogno di acqua: Val di Non e Val di Sole hanno la fortuna di riceverne molta dai ghiacciai. Per non sprecarne nemmeno una goccia e preservare l’habitat di torrenti e fiumi, abbiamo scelto di fornire le giuste quantità d’acqua direttamente alle radici delle nostre piante grazie all’irrigazione a goccia, che fa risparmiare più del 30% di acqua rispetto alla tradizionale irrigazione sovrachioma
SISTEMI DI FILTRAGGIO
L’acqua gioca un ruolo anche nel processo di lavorazione delle mele che, nelle nostre cooperative, vengono trasportate in acqua (così non si ammaccano!). E anche qui la risparmiamo, grazie a sistemi di filtraggio che consentono di cambiarla con minore frequenza.
L’irrigazione a goccia consente un risparmio di acqua pari al
30,6%
annuo
rispetto alla tradizionale irrigazione a sovrachioma.(fonte: FAO).
Consumo acqua per irrigazione
Sovrachioma
A goccia
QUANTA ACQUA SI CONSUMA PER PRODURRE…
2400 litri
1 Hamburger
185 litri
1 Pacchetto di Patatine
140 litri
1 Tazza di Caffè
70 litri
1 Mela
La mela è oggi uno tra gli alimenti meno “spreconi” nel consumo idrico, guarda quanta poca ne serve per produrla, rispetto ad altri cibi. Fonte: FAO 2012 - Trentino Sostenibile – APOT

TEMPO & CLIMI

IL RISPETTO DEI RITMI
DELLA NATURA

Q. Che cosa significa rispettare i tempi biologici del frutteto?
A. Noi di Melinda prepariamo e aspettiamo con pazienza la maturazione delle mele, che avviene una sola volta all’anno: assecondiamo i ritmi della natura, senza forzare la crescita né delle piante, né dei frutti. Risultato?

Le mele sono più buone.
Q. Il clima, sempre alleato?
A. Quando una mela arriva sulla tua tavola, ripercorri la sua vita: è stata ogni giorno accarezzata dal vento, bagnata dalla pioggia, baciata dal sole, amata e curata dalle mani esperte di chi l’ha cresciuta e protetta. In Val di Non e Val di Sole il clima è perfetto per le mele, si sa, ma i contadini conoscono bene anche i suoi capricci: gelate, grandinate, calura... ci sono annate migliori e annate così così, le previsioni meteorologiche aiutano. La natura fa il suo corso, il contadino non si arrende mai.
"Da quando metto a dimora le piantine, per cogliere i primi frutti ci vogliono 2-3 anni"
Sig. Luigi, agricoltore di Livo (TN)

Agricoltura & Natura

UN ECOSISTEMA
AMICO DEGLI ANIMALI

Q. Api e frutteti vanno d’accordo?
A. Le api, utilizzate per l’impollinazione dei meli, sono un esempio della perfetta sinergia tra ambiente e coltivazioni. In Val di Non e Val di Sole le arnie vengono portate nei frutteti e questo ha fatto crescere il numero degli apicultori e delle api stesse, un importante indice di benessere dell’ambiente.
Q. Non solo mele: sai quanti boschi?
A. Non solo meleti: in Val di Non e Val di Sole il bosco è protagonista, come nel resto del Trentino. Una realtà basata sulla natura, con l’89% della superficie coperta da boschi e pascoli, il 2,8% di aree urbanizzate e il 5,4% utilizzato per le colture agricole. Le aree boschive giocano anche un ruolo importante per mantenere un alto livello di biodiversità e favorire la vita e la presenza di animali antagonisti degli insetti nocivi per le colture.
Q. Vuoi scoprire un metodo del tutto naturale di difesa delle mele dai parassiti?
A. Si tratta della “tecnica della confusione sessuale”: grazie all’inserimento nei frutteti di particolari dispensatori di ferormoni, si riducono le probabilità di accoppiamento tra gli insetti dannosi, limitando la loro proliferazione. Questo metodo copre la quasi totalità dei meleti.
Nei frutteti sono presenti uccelli e animali selvatici, segni di salubrità del territorio.
Api libere fotografate da Luigi Sandri in un meleto del Consorzio Melinda
Un capriolo fotografato da Mauro Mendini in un meleto del Consorzio Melinda
Un cardellino fotografato da Mauro Mendini in un meleto del Consorzio Melinda
Una poiana fotografata da Mauro Mendini in un meleto del Consorzio Melinda
Un nido di poiane fotografato da Mauro Mendini in un meleto del Consorzio Melinda
Un'upupa e il suo nido fotografati da Mauro Mendini in un meleto del Consorzio Melinda

Più agricoltori, più api


Guarda quanto sono aumentati nelle nostre valli apicoltori e arnie in 10 anni

23.886
Arnie
1478
Apicoltori
2010
2015
2021

BIO A REGOLA D’ARTE

IL BIOLOGICO DI MELINDA

In un’area caratterizzata da proprietà frammentate, grazie alle Oasi Biologiche del Consorzio Melinda è possibile coordinare le energie e le azioni del territorio su questo tema.

Cos'è un'Oasi Biologica

Si tratta di un territorio articolato isolato e protetto, fatto di diverse proprietà, in cui si praticano prassi di coltivazione completamente biologiche.


FRUTTETI BIOLOGICI MELINDA

70
Ettari di frutteti biologici
2018
2019
2020
2021
70
Ettari di frutteti biologici

Oggi sono 5 le Oasi Biologiche riservate alla coltivazione di mele Melinda secondo il Disciplinare di produzione Bio. Guarda quanti ettari vengono dedicati al biologico in Val di Non a partire dal 2018.


Le mele bio vengono selezionate in un apposito centro di lavorazione e confezionate in packaging 100% compostabili: ridurre il più possibile l’impatto degli imballaggi sull’ambiente è tra le azioni di sostenibilità prioritarie per Melinda.

Dalla partnership con Novamont – azienda italiana leader nella produzione di bioplastiche biodegradabili e compostabili – è nata una pellicola da fonti rinnovabili che, insieme a vassoio, bollini ed etichette in carta erba, rende del tutto compostabile il packaging 4 frutti Melinda BIO.
Tutto l’imballo si può riciclare con la raccolta della frazione organica dei rifiuti e trasformare in compost, ossia concime per il terreno, dopo il trattamento in appositi impianti. Si riporta così materia organica pulita in suolo: più fertilità, meno emissioni di CO2.
Il marchio MaterBi®, di proprietà della partner Novamont, identifica la materia prima bioplastica di alta qualità della quale è composto il film protettivo.

UN MAGAZZINO NATURALE

LE CELLE IPOGEE

A. Le celle ipogee di Melinda sono un vero frigorifero naturale, nascosto dentro le Dolomiti, 300 metri sotto il suolo: il primo e unico impianto al mondo di conservazione di mele fresche in atmosfera controllata, a temperatura costante in tutte le stagioni, all'interno di gallerie scavate nella roccia.
A. Nel 2010, dal matrimonio di due realtà: Melinda aveva la necessità di aumentare lo spazio per la conservazione della raccolta delle mele; Tassullo, azienda produttrice di materiali da costruzione, dopo l’attività di scavo aveva a disposizione 15 km di gallerie protette e asciutte nella miniera di Rio Maggiore, nel cuore delle Dolomiti. Nasce così, all'interno dei "vuoti di cava", un enorme magazzino sotterraneo, frutto di un progetto di ricerca con università italiane ed estere: Padova, Trento, Trondheim in Norvegia.
A. Per tantissime ragioni. Innanzitutto, consentono di preservare il paesaggio rurale e montano: non bisogna più costruire magazzini per lo stoccaggio in superficie. Poi, riducono l'impatto ambientale grazie a un minor utilizzo di energia per mantenere fredde le celle, con un dimezzamento delle emissioni di CO2. Non è finita: c'è un minor consumo di acqua (grazie al ricorso alla geotermia per raffreddare i compressori che abbassano la temperatura nelle celle) e non c’è bisogno di pannelli coibentanti in poliuretano espanso, il cui smaltimento genera inquinamento.
A. Esattamente, nella forma del riuso virtuoso: l'attività mineraria, che oggi continua, è programmata e gestita con uno sguardo al futuro, prevedendo già delle geometrie delle gallerie pronte ad accogliere le mele Melinda. Quello che prima era uno “scarto” del lavoro di scavo, oggi è uno spazio pronto a ospitare una nuova attività ad alto grado di sostenibilità.

Il risparmio annuo con le Celle Ipogee


Quanto fanno risparmiare le Celle Ipogee rispetto ad un magazzino tradizionale?

L'acqua di
0
PISCINE OLIMPIONICHE
Uno spazio nel territorio pari a
0
CAMPI DI CALCIO
Materiali isolanti pari al contenuto di
0
TIR
La corrente consumata da
K
K
ABITANTI
Acqua
Territorio
Isolanti
Energia

Cooperare al benessere

UN SOSTEGNO
ALLA COMunitá

La sostenibilità del Consorzio Melinda non è solo ambientale, ma anche economica: Val di Non e Val di Sole, grazie alla coltivazione di mele di qualità eccezionale e a un modello cooperativo vincente, hanno portato benessere in un territorio che non è sempre stato così prospero.
Alla fine dell'Ottocento, in seguito al diffondersi delle malattie di gelsi e viti (coltivazioni fino ad allora prevalenti), la povertà aveva infatti portato a uno spopolamento delle valli, con un'elevata emigrazione verso Americhe, Canada e Australia.
Il fenomeno fu però azzerato grazie all'introduzione della coltivazione delle mele e del suo successo. Oggi il flusso si è addirittura invertito: il lavoro nei meleti attira molti lavoratori stranieri (circa 6.000 ogni anno, ospitati dalle nostre famiglie di contadini).
L’agricoltura mantiene vive le valli: il territorio è curato, c’è un legame profondo tra la terra e gli uomini che la coltivano, proteggendo i suoi frutti per il bene di tutti.
Melinda appoggia la comunità anche attraverso iniziative di sostegno a imprese sociali e sponsorizzazioni di eventi, di manifestazioni sportive, di squadre e di atleti.

UNA COMUNITà fondata sul lavoro


ABITANTI DELLE VALLI
39290
VAL DI NON
18725
VAL DI sole
soci melinda
3800
dipendenti melinda
1500
PERSONE COINVOLTE NELL’INDOTTO
14000

Paolo, agricoltore oggi in pensione, racconta di quando dalla Val di Non si partiva per America, Canada, Nord Europa per trovare migliore fortuna.